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Immagine del redattoreDietista Giulia Ghilli

L'alimentazione in età pediatrica


L’età pediatrica, che va dagli 0 ai 16 anni, è un momento fondamentale in cui seguire l’alimentazione del bambino in modo da evitare stati carenziali o, invece, introiti calorici eccessivi e favorire così una crescita armonica del bambino.


Le primissime fasi della vita, ossia quella della finestra temporale che va dal concepimento fino al seconda anno di età, sono un momento chiave per lo sviluppo del bambino. Infatti un'alimentazione non equilibrata nei primi mesi di vita, ma anche durante la gravidanza, ha delle ripercussioni nelle fasi successive.


Per i primi 6 mesi di vita, il latte materno è l'alimento ideale o,in alternativa,il latte formulato presente in commercio. Inizia un periodo molto delicato di transizione da un'alimentazione esclusivamente a base di latte ad una dieta contenente altri alimenti. E' comunque consigliato continuare a dare, se pur in maniera ridotta, il latte materno anche dopo i 6mesi di vita del bambino. L'esperienza delle prime pappe, deve essere vissuta con tranquillità e serenità.

E' essenziale che l'alimentazione negli anni di crescita sia ben equilibrata per l'ottimale sviluppo fisico e cognitivo, per mantenere un peso sano e svolgere le varie attività.

E' importante quindi:



  • far fare al bambino una buona colazione composta da latte/yogurt/bevande vegetali/yogurt vegetali accompagnata con cereali da prima colazione/pane/fette biscottate/torte o biscotti fatti in casa o altri prodotti da forno confezionati (leggere bene le etichette), alternando prodotti integrali con quelli raffinati;

  • dare una giusta ripartizione di nutrienti nella giornata, assicurando un giusto equilibrio tra l'apporto di proteine animali e vegetali, di zuccheri e carboidrati complessi, di grassi animali e vegetali;

  • far fare al bambino/a una piccola merenda a metà mattina e nel pomeriggio senza eccedere nelle quantità, altrimenti non riuscirà a mangiare in modo adeguato al pasto successivo. Un esempio? Uno frutto, uno yogurt, un piccolo panino farcito, un piccolo pezzo di pizza, una fetta di torta o pane con marmellata/pomodoro/olio. Se piace va benissimo anche della frutta secca a guscio senza zuccheri aggiunti e sale;

  • prediligere un piatto unico per i pasti principali, composto da carboidrati-proteine-grassi e fibre; portare a tavola solo ciò che prevede il pasto;

  • incrementare a 3 volte a settimana il consumo di pesce soprattutto azzurro come (alici, sarde, sgombro) e proporlo sotto forma di polpette o tortini;

  • far consumare almeno dalle 2 alle 4 volte i legumi, molto versatili in cucina e perfetti per polpette, cecine, crepes, vellutate o hamburger;

  • stimolare il bambino a consumare almeno 2 porzioni di verdura e 3 di frutta al giorno, preferibilmente di stagione;

  • far consumare regolarmente latte/yogurt/formaggi per ricoprire il fabbisogno di calcio. Preferisci yogurt bianchi da dolcificare con frutta fresca;

  • dolci e bevande zuccherate? Si ma con moderazione e solo nelle occasioni speziali, preferendo dolci della tradizione non farciti;

  • si consiglia di limitare il consumo di sale, preferibilmente iodato, e di sostituirlo con spezie ed aromi;

  • non proporre sempre i soliti piatti, ma abituare il bambino a sapori e gusti nuovi. La dieta monotona mette a rischio di carenze nutrizionali il bambino;

  • invoglia il bambino a fare attività fisica e mantenersi attivo, giocando all'aria aperta;

  • non è vero che i cibi proposti nella mensa scolastica sono di scarsa qualità, anzi, bisogna invogliare il bambino perchè la mensa scolastica è un vero e proprio momento di educazione nutrizionale;

  • far attenzione all'introiti di liquidi ed incoraggiarlo a consumare acqua con regolarità.



Ecco come deve essere un piatto sano

"Nutripiatto"












A cura della Dott.ssa Giulia Ghilli - Dietista

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