Fin dai primi mesi di vita del bambino lo sviluppo delle competenze motorie permette di avere esperienza dello spazio che lo circonda e di interagire con tutti gli stimoli che riceve. Esplorare nuove situazioni, che consentano di scoprire ed imparare, è la chiave per costruire una solida base di conoscenze che andranno a incrementare le capacità durante la crescita.
Ma quali sono i meccanismi che rendono tutto questo possibile? Quali sono i fattori su cui possiamo intervenire,a casa e in ambulatorio?
Anatomicamente, il Sistema Nervoso Centrale pianifica,programma e controlla il movimento, regola il tono muscolare e la postura e consente movimenti fini e controllati mentre il Sistema Nervoso Periferico rende monitorabile ed adattabile il movimento eseguito dal'apparato muscolo-scheletrico.
Prima di dedicarci nello specifico ai meccanismi che rendono possibili l'apprendimento motorio, è necessario dedicare un piccolo approfondimento al processo di maturazione cerebrale, in modo da comprendere al meglio i cambiamenti che si verificano durante l'infanzia.I fattori che permettono lo sviluppo cerebrale sono due: le variazioni interne, di natura ormonale, e le variazioni esterne, sperimentate attraverso i sensi. Nei primi anni di vita la produzione di neuroni è in sovrannumero, in modo da permettere la creazione di più connessioni possibile. Le tempistiche dello sviluppo cerebrale sono molto diverse tra loro: se durante l'infanzia avremo lo sviluppo delle funzioni sensitive e motorie, durante l'adolescenza si svilupperanno le aree deputate al controllo delle emozioni, allo sviluppo della personalità e del carattere.
Se i fattori intrinseci sono legati ai diversi livelli di produzione ormonale, appare chiaro che durante l'attività motoria (che sia un pomeriggio di gioco o una seduta di riabilitazione pediatrica) potremo intervenire solamente su quelli estrinseci: una maturazione cerebrale adeguata passa obbligatoriamente dall'esperienza che il bambino avrà del mondo.
L'ambiente in cui si svolge l'interazione è fondamentale poiché la distribuzione di stimoli sensoriali all'interno dello spazio cattura l'attenzione, permette di sperimentare, giocare, scoprire la realtà e incrementare le proprie competenze motorie e intellettive. Un altro fattore da tenere enormemente in considerazione è l'osservazione del gesto, specialmente se seguito dall'imitazione. Numerosi studi infatti dimostrano che quando osserviamo una persona eseguire una determinata azione, si attivano all'interno del nostro cervello le stesse aree che si attiverebbero durante l'esecuzione. E' quindi fondamentale per mettere le basi del movimento guardare chi si muove intorno a noi,cogliere con gli occhi le caratteristiche dell'azione per poi provarla in prima persona. Il focus di attenzione permette di valutare i nostri gesti e la loro efficacia per apprendere in maniera sempre più precisa e funzionale il gesto che stiamo sperimentando, tuttavia il meccanismo che per eccellenza determina l'efficacia dell'apprendimento è il meccanismo di feedback. Il feedback utilizza i riscontri sensoriali per modificare il movimento dopo l'esecuzione e si accompagna al feedforward, che prima di agire verifica con i sensi cosa richiede l'azione e predispone il movimento sulla base delle esperienze pregresse.
Questo introduce un altro concetto fondamentale per chi si approccia alla riabilitazione del bambino: sviluppo motorio e sviluppo sensoriale si evolvono di pari passo, in un progressivo schema di esperienza e correzione: eseguire il movimento valutando come fare attraverso il feedforward, ricevere il feedback attraverso i sensi sull'efficacia del gesto infine correggere il tentativo successivo per raggiungere l'efficacia. Ai fattori che incrementano le competenze motorie si aggiunge anche un fattore psicologico di importanza fondamentale: la motivazione. Ottenere feedback positivi rende più fiduciosi, allontana il sentimento del fallimento, permette di continuare a sperimentare per raggiungere obiettivi più complessi. L'integrazione tra le competenze motorie e il benessere psicologico spalanca le porte a una metodica estremamente efficace di didattica che il fisioterapista può mettere in atto durante la seduta di riabilitazione neuro-motoria. Infatti conoscere e saper incrementare in maniera graduale e consapevole tutti i fattori sopra elencati permette di creare una seduta di riabilitazione valida e stimolante, che vada ad adattarsi alle specifiche esigenze e difficoltà del bambino in modo da poterlo guidare passo dopo passo al raggiungimento di competenze motorie,per permettergli di sperimentare il mondo che lo circonda nella sua interezza.
Costanza Rosini- Fisioterapista
(Per approfondire l'argomento:
Hunt et al. 2017, "The Impact of Attentional Focus on the Treatment of Musculoskeletal and Movement Disorders", Int J Sports
Wulf et al. 2010, “Motor Skill Learning and Performance: a Review of Influential Factors”,Med Educ
Gandini, 2020 "L'intelligenza del movimento: pianificazione, programmazione e realizzazione.", Edi-Ermes )
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